Il 2 Giugno ricorre la La Festa della Repubblica Italiana: giorno in cui venne dichiarata la nascita della Nazione, a seguito del referendum del 1946 in cui gli italiani, a seguito alla caduta del fascismo, sceglievano la Repubblica invece della Monarchia, esiliando i Savoia.
Repubblica è una parola che trae origine dal latino res pubbica, che significa cosa pubblica, cioè cosa che appartiene a tutti e che riguarda tutti.
Frasi per il 2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana
Ecco alcune frasi, poesie e citazioni famose per il 2 Giugno.
La Costituzione è il fondamento della Repubblica
Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche,
se non è difesa dal governo e dal Parlamento,
se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate
le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.(
(Luigi Sturzo, in un discorso al Senato della Repubblica, 27 giugno 1957)
L’Italia vuole la pace
perché la pace è un seme
che cresce solo se gli uomini
imparano a stare insieme.
(Anna Sarfatti, la Costituzione raccontata ai bambini)
L’Italia, a mio avviso,
deve essere nel mondo portatrice di pace:
si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte,
si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame.
Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello
a tutti i popoli della terra.
Questa è la strada, la strada della pace
che noi dobbiamo seguire.
(Sandro Pertini, dal discorso d’insediamento alla Presidenza della Repubblica)
Quando il 2 Giugno 1946 nacque la Repubblica,
tutti avemmo la consapevolezza che conservare integri
nel tempo gli ideali cui essa si ispirava,
avrebbe comportato momenti di duro impegno ed anche grandi sacrifici.
(Giovanni Leone)
Saluta il tricolore
Se il tricolore sventola,
salutalo, bambino:
e pensa che la Patria
ricordan quei colori.
La Patria è un bene grande:
e la Patria tua è l’Italia.
Per farla unita e libera
son tanti i suoi Caduti.
Per farla giusta e nobile
può anche un piccolino
con la bontà e lo studio,
dare il suo grande dono.
Per questo il tricolore
tra tutte le bandiere
dei popoli del mondo
con palpito sicuro
sventolerà nel cielo.
(Poesia di L. Veltri)
E quando io leggo nell’art. 2:
L’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale;
e quando leggo nell’art. 11:
L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli,
a patria italiana in mezzo alle altre patrie…
ma questo è Mazzini! Questa è la voce di Mazzini!
Quando io leggo nell’art. 8:
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge,
ma questo è Cavour!
Quando io leggo nell’art. 5:
La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali,
ma questo è Cattaneo!
Quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate:
L’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica,esercito di popoli,
ma questo è Garibaldi!
E quando leggo nell’art. 27:
Non è ammessa la pena di morte,
ma questo è Beccaria!
Grandi voci lontane, grandi nomi lontani…
(Piero Calamandrei dal Discorso ai giovani sulla Costituzione)
2 Giugno Festa della Repubblica
Il due giugno del 1946 nacque la Repubblica Italiana.
Ogni anno in tutte le località d’Italia
questa ricorrenza viene celebrata con solennità.
Repubblica significa disciplina e coscienza delle proprie responsabilità.
Anche tu, piccolo cittadino,
hai dei doveri verso la tua Patria,
verso i tuoi genitori, verso il tuo insegnante.
Ricorda con commossa ammirazione
questa data gloriosa nella storia d’Italia.
(G. Vannucci)
La Patria
Lo sai, fanciullo, che cos’è la Patria?
È la casa dove tua madre
t’ha cullato sulle sue ginocchia e tuo
padre ha lavorato per te.
È il prato dov’è spuntata l’erba
trapunta di margherite, per la gioia
delle tue corse.
È la scuola dove s’è aperta la
tua piccola mente alle prime nozioni,
e il tuo cuore ai primi affetti.
È la terra su cui sventola la
bandiera dai tre colori.
È il cimitero dove riposano i
morti che i tuoi genitori piangono
ancora.
È il campanile da cui giunge
la voce che invita a pregare.
Sono i campi che producono
per te.
Sono le pianure, le colline,
le montagne che tu calchi, di cui
tu respiri l’aria salubre.
È il cielo a cui tu volgi gli
occhi nella gioia e nel dolore.
(Poesia di Francesca Castellino)
Se voi volete andare in pellegrinaggio
nel luogo dove è nata la nostra costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà
e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero
perché lì è nata la nostra Costituzione.
(Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione)
Dietro a ogni articolo di questa costituzione,
o giovani, voi dovete vedere giovani come voi,
caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati,
morti di fame nei campi di concentramento,
morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano,
per le strade di Firenze,
che hanno dato la vita
perché la libertà e la giustizia
potessero essere scritte su questa carta.
(Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione)